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La Commissione europea ha nuovamente deferito la Grecia alla Corte di giustizia dell’Ue per il persistere di carenze nel trattamento delle acque reflue, proponendo di comminare allo Stato una sanzione di 15,9 milioni di euro più 35.000 euro per ogni giorno di ritardo nella soluzione del problema. La questione ha origini nel 20014, quando la Corte di giustizia dell’Ue aveva stabilito la violazione della normativa europea in materia di acque reflue in quanto lo Stato non garantiva la raccolta e il trattamento adeguati delle acque reflue scaricate nel Golfo di Elefsina (area sensibile in cui scaricano aree urbane con oltre 10.000 abitanti).

La Commissione inoltre ha espresso un parere motivato alla Polonia, chiedendole di assicurare che la sua legislazione sulle acque sia in linea con le norme europee (direttiva 2000/60/CE). Dopo la lettera di costituzione in mora inviata a novembre, rimangono i dubbi della Commissione nei confronti della Polonia (le criticità riguardano la designazione dei corpi idrici fortemente modificati, il sistema di classificazione dei corpi idrici artificiali e pesantemente modificati, i lavori di manutenzione di grande entità effettuati sui fiumi e le esenzioni a livello di corpo idrico dagli obiettivi ambientali finalizzati a raggiungere un buono stato entro il 2015). Se la Polonia non si attiverà entro due mesi in risposta al parere motivato, la Commissione potrà deferire la questione alla Corte di giustizia dell’Ue.

http://ec.europa.eu/index_it.htm

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Scopo del progetto, co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’iniziativa CIP Eco-Innovazione del Programma Competitiveness and Innovation Framework, è ottenere mediante depurazione dei reflui un’acqua riutilizzabile nel ciclo di produzione industriale.

Il riciclo totale dell’acqua è una condizione indispensabile per ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni industriali. La carenza di risorse idriche globali rende necessario trattare l’acqua come un bene prezioso non solo in specifiche aree del pianeta affette da siccità ma anche in Europa Occidentale dove le risorse idriche, seppure disponibili, rappresentano un costo industriale elevato.

Per lo sviluppo industriale del progetto è stato scelto lo stabilimento tessile in Osijek- Croazia. L’azienda attualmente usa nei processi di produzione solo il 5-10% di acqua trattata. Obiettivo del progetto è quello di riciclare, a impianto a regime, fino al 90% dell’acqua di processo.

 

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Avvio di indagine conoscitiva sulle modalità di individuazione delle strategie di pianificazione adottate nei piani di intervento del sistema idrico integrato.

L’AEEGSI avvia un'indagine conoscitiva sulle modalità di selezione delle strategie adottate nei piani di intervento e del loro grado di efficienza in termini di allocazione delle risorse economiche per un limitato numero di pianificazioni, nell'ottica di pervenire ad un sistema di valutazione di conformità di tali strategie applicabile a tutte le gestioni quale ulteriore elemento di verifica nell'ambito delle future approvazioni tariffarie.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/595-15.htm

Qualità: Documento di consultazione 20 novembre 2015 n. 560/2015/R/idr

Regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono - Orientamenti finali

Illustra gli orientamenti finali che l'Autorità intende adottare nella regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato (di seguito: SII), sviluppati in considerazione degli ulteriori approfondimenti svolti in materia e in esito alle osservazioni pervenute in merito ai due precedenti documenti per la consultazione. Viene posto altresì in consultazione lo Schema di provvedimento finale che costituirà il testo integrato per la regolazione della qualità contrattuale del SII.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/dc/15/560-15.jsp

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Il Consiglio d'Ambito dell'Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir) ha deliberato le modalità di affidamento del servizio idrico in alcune aree del territorio regionale:  Gara ad evidenza pubblica per i territori di Piacenza e Rimini, in house providing per quello di Reggio Emilia. Nel dettaglio:

- Deliberazione del Consiglio d'ambito n.48/2015

Servizio Idrico Integrato: scelta della forma di gestione e avvio della procedura di affidamento nel bacino territoriale di Rimini

http://www.atersir.emr.it/documenti/atti-1/delibere-del-consiglio-dambito/delibere-2015/deliberazione-del-consiglio-dambito-n-48-2015/view

- Deliberazione del Consiglio d'ambito n.46/2015

Servizio Idrico Integrato: scelta della forma di gestione e avvio della procedura di affidamento nel bacino territoriale di Reggio Emilia

http://www.atersir.emr.it/documenti/atti-1/delibere-del-consiglio-dambito/delibere-2015/deliberazione-del-consiglio-dambito-n-46-2015/view

- Deliberazione del Consiglio d'ambito n.40/2015

Servizio Idrico Integrato: avvio della procedura di affidamento con gara nel bacino territoriale della provincia di Piacenza.

http://www.atersir.emr.it/documenti/atti-1/delibere-del-consiglio-dambito/delibere-2015/deliberazione-del-consiglio-dambito-n-40-2015/view

 

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Metodo Tariffario Idrico per il secondo periodo regolatorio (MTI-2) - orientamenti finali

Illustra gli orientamenti finali dell'Autorità per la definizione della nuova regolazione della tariffa del servizio idrico integrato per il secondo periodo regolatorio, presentando alcune proposte in particolare in ordine alle regole per il computo dei costi ammessi al riconoscimento tariffario, nonché all'individuazione dei parametri macroeconomici di riferimento e dei parametri legati alla ripartizione dei rischi nell'ambito della regolazione del settore idrico.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/dc/15/577-15.jsp

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Secondo l’AGCM non sussistono le condizione per l'affidamento in house providing del servizio idrico integrato da parte della  Provincia di Lecco nei confronti di Lario Reti Holding (condizionato all'incorporazione dell'attuale gestore Idroservice da parte di Lario Reti).

http://www.agcm.it/index.php

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Schema di disciplina delle modalità di svolgimento del tentativo obbligatorio di conciliazione delle controversie tra clienti e utenti finali e operatori nei settori regolati dall'autorità per l'energia elet

trica il gas e il sistema idrico.

Propone, unitamente ad uno schema di Disciplina, gli orientamenti per definire le modalità di svolgimento del tentativo obbligatorio di conciliazione delle controversie tra clienti finali, utenti finali e operatori nei settori regolati dall'Autorità.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/dc/15/562-15.jsp

 

 

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E’ necessario un bonus acqua per le famiglie di cosidetti ‘morosi incolpevoli’. Cioè ”tariffe sociali che vadano incontro alle necessità di una popolazione che ha raggiunto soglie di povertà significative e che spesso non riesce a far fronte al pagamento delle bollette”. A raccontare di questa situazione il ‘Primo rapporto sulle agevolazioni tariffarie nel servizio idrico integrato, promosso da Utilitalia e Federconsumatori, presentato all’Auditorium del Gestore dei servizi energetici (Gse) a Roma il 21 ottobre 2015.

L’intenzione del rapporto, che ha preso in esame la situazione di un campione di 44 milioni di abitanti (71% della popolazione), è quella di descrivere un quadro della situazione nel settore idrico che guardi alle pratiche ”in uso presso i gestori e le tipologie di agevolazioni concesse a sostegno delle famiglie economicamente disagiate”.

Ed è emerso che ”il 76,3% degli utenti può accedere ad una agevolazione tariffaria se si trova in difficoltà”. Ciò significa, in proporzione, che ”più di 46 milioni di abitanti potrebbero, in caso di bisogno, ricevere questo aiuto”: le potenziali agevolazioni sono più alte al centro Italia (94%), mentre la percentuale scende al sud (83%) e al nord (63%). Sul versante gestori, le aziende di grandi dimensioni prevedono agevolazioni con maggiore frequenza (80%); sono invece il 36% le aziende più piccole a garantirle. Le agevolazioni sono diverse: si va da quelle in misura fissa per utenti a basso reddito a quelle per famiglie numerose fino allo sconto della quota fissa; tra le agevolazioni in misura variabile, la possibilità di una percentuale di sconto sul totale della spesa o una tariffa al metro cubo ad hoc. Il criterio principale (64% della popolazione) è il livello di reddito, e nella maggior parte dei casi riguarda famiglie con un Isee compreso tra 7 mila e 13 mila euro.

http://www.federconsumatori.it/

 

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Regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono - Orientamenti finali

Illustra gli orientamenti finali che l'Autorità intende adottare nella regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato (di seguito: SII), sviluppati in considerazione degli ulteriori approfondimenti svolti in materia e in esito alle osservazioni pervenute in merito ai due precedenti documenti per la consultazione. Viene posto altresì in consultazione lo Schema di provvedimento finale che costituirà il testo integrato per la regolazione della qualità contrattuale del SII.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/dc/15/560-15.jsp

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- Delibera 22 ottobre 2015 492/2015/S/idr

Avvio di procedimento per l’adozione di provvedimenti sanzionatori e prescrittivi per violazioni della regolazione tariffaria del servizio idrico integrato

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/492-15.htm

- Delibera 12 novembre 2015 528/2015/C/idr

Opposizione al ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, proposto da Amaie S.p.a., avverso la deliberazione dell’Autorità 312/2015/R/id

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/528-15.htm

- Delibera 12 novembre 2015 541/2015/R/idr

Approvazione dello specifico schema regolatorio, recante le predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015, proposto dalla Consulta d’Ambito per il servizio idrico integrato orientale triestino, per il gestore Acquedotto del Carso S.p.a.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/15/541-15.htm

- Documento di consultazione 12 novembre 2015 542/2015/R/idr

Schema di convenzione tipo per la gestione del servizio idrico integrato - Contenuti minimi essenziali

Nel presente documento per la consultazione - tenuto conto delle osservazioni ricevute al precedente DCO 274/2015/R/idr - l'Autorità descrive i propri orientamenti finali, proponendo uno schema di articolato recante i contenuti minimi essenziali che saranno previsti nella convenzione tipo.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/dc/15/542-15.jsp

 

- Documento di consultazione 29 ottobre 2015 515/2015/R/idr

Separazione contabile del servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono

Il presente documento per la consultazione integra le linee guida che l'Autorità intende adottare in tema di unbundling contabile del servizio idrico integrato. Nel documento vengono illustrati, in particolare, gli orientamenti dell'Autorità relativamente alle modalità e procedure di separazione contabile a livello di Ambito Territoriale Ottimale, con particolare riferimento alle poste contabili comuni a più Ambiti e il trattamento contabile delle immobilizzazioni materiali. Infine, vengono fornite le prime indicazioni ai fini della predisposizione degli schemi contabili per i Conti Annuali Separati.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/dc/15/515-15.jsp

 

 

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di andrea cirelli

“Tutti la vogliono, ma nessuno se la piglia” Come la bella di Torriglia; così sta succedendo per l’Autorità sui rifiuti. Ne stanno parlando tutti i più importanti referenti del settore, a partire dal ministro. Ma come finirà?

Partiamo da dove siamo tutti d’accordo. Serve un sistema di regolazione forte (ai vari livelli: Stato e Regioni) coerente in tutti i suoi diversi aspetti che sia in grado di valorizzare senza equivoci sia le prerogative imprenditoriali dei gestori sia i diritti degli utenti. In particolare serve una autorità “terza” per la regolazione che svolga un ruolo di analisi (l’esistente), di controllo (vigilanza e segnalazione), ma che abbia anche un ruolo attivo (proposizione e programmazione).

Fin qui tutto bene; però è ormai diffusa la consapevolezza che il sistema dei servizi pubblici locali evidenzi posizioni contrastanti, nonostante sia al centro dell’attenzione da molti anni sul piano delle riforme possibili e sul suo ruolo. Manca una condivisione di politica industriale, di sviluppo sociale ed economico dei territori.

Ripartiamo dai concetti di base. Deve crescere la condivisione del servizio pubblico locale in una logica di trasparenza e di sviluppo della qualità. L’evoluzione del sistema in questi anni è stato costruito grazie alla intensa attività delle imprese di servizi pubblici ambientali che hanno sviluppato strategie aziendali e innovativa politica industriale, ma è mancato un quadro di regolazione e di vigilanza che ne potesse guidare gli sviluppi. Crescono invece elementi di conflitto tra interessi contrapposti in cui a finalità sociali e di miglioramento della qualità della vita si intersecano e talvolta si contrappongono esigenze economiche di tipo societario. Molti territori e molte regioni si trovano in una situazione gravissima di gestione dei rifiuti.

Il bisogno di “governance” cresce. Il passaggio nei servizi pubblici dalla situazione talvolta monopolistica alla liberalizzazione e alla competizione implica dunque che fra il produttore di servizi e l’utente si inserisca la figura del Regolatore. Il percorso riformatore nei settori di pubblica utilità ha sviluppato processi innovativi attraverso l’introduzione delle Authorities come organismi regolatori Per l’acqua direi che la scommessa è stata vinta. L’AEEG ha saputo realizzare e coordinare, dopo i primi anni di avvio, il settore con grande credibilità e autorevolezza.

Sarebbe una risposta forte: insieme acqua e rifiuti. Sia nel caso dei rifiuti che in quello dell’acqua si tratta infatti di comparti in cui è prevalente l’esigenza di soddisfare bisogni individuali, ma su cui pesano importanti esigenze ambientali collettive; si tratta in particolare di esigenze connesse all’utilizzo sostenibile delle risorse naturali e dunque più in generale di una politica ambientale. Le forti implicazioni territoriali di questi due settori sono evidenti così come fondamentale è l’esigenza di ricercare soddisfacenti soluzioni locali. Si tratta di una importante scelta di fondo che faccia prevalere la componente ambientale rispetto a quella del mercato dei servizi pubblici. 

Però ci sono molte preoccupazioni e ritardi che producono danni crescenti. Piuttosto che aspettare forse è meglio pensare a creare una Autorità sui rifiuti nuova e indipendente. Può sembrare una provocazione, ma è sentita la necessità di affrontare questo comparto con maggiore attenzione rispetto all’impatto sull’ambiente e con modalità di gestione più attente all’efficienza produttiva e all’organizzazione industriale. Da una parte è riconosciuta una reale arretratezza del settore  e dall’altro lato però complessivamente si deve considerare come il settore sia economicamente interessante e soprattutto socialmente indispensabile.

La gravità del problema rifiuti cresce in modo estremamente pericoloso. Si raccontano grandi successi, mentre si contano pesanti criticità. Per la migliore efficacia del ruolo e delle funzioni occorre dunque assicurare una crescente capacità di vigilanza su questioni che incidono direttamente sui cittadini. Da troppo tempo ad esempio abbiamo perso la conoscenza dei costi e dei prezzi; le tariffe sono diventate uno strumento di tassazione e non di analisi economica dei servizi.  Bisogna allora maturare con maggiore forza la consapevolezza collettiva che occorre potenziare le politiche per il consumatore e gli strumenti di regolazione che lo riguardano; il tema della qualità dei servizi di interesse generale è quindi di crescente importanza perché tocca le esigenze concrete dei cittadini/consumatori sulla loro qualità della vita.

Il ruolo ormai collettivamente riconosciuto fondamentale della cultura sostenibile ambientale assieme alla crescente rilevanza della percezione di qualità nei  servizi pubblici  richiedono un coinvolgimento di tutti i protagonisti del sistema intesi come parte di soluzione e soprattutto propone una forte interazione trasversale di società, economia e ambiente.

Nel quadro di economie aperte occorre avere una forte capacità di innovazione delle istituzioni e degli strumenti di governo del territori; definizione di progetti di sviluppo, ricerca di soluzioni ai problemi di coordinamento (di politiche, di strumenti e di risorse ) e di compartecipazione (di soggetti pubblici e privati ) a livello territoriale.

L’obiettivo è di migliorare l’efficienza economica e la qualità dei servizi ambientali, insieme.

La stessa evoluzione normativa e la definizione delle regole sono in palese ritardo, nonostante stia enormemente crescendo il livello di percezione dei cittadini della importanza dell’ambiente. Se tuttavia si supera questa posizione critica, anche se largamente diffusa, si può comunque rilevare che è in atto un processo di miglioramento o comunque di trasformazione.

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Il dibattito sul futuro della gestione dell'acqua inizia già oggi, con il Road Show firmato H2O Academy: un'occasione per dare voce alle esigenze del settore, mettendo in luce tanto le necessità quanto le expertise disponibili, con l'obiettivo di estendere il dialogo oltre i confini della fiera. Il road show prevede quattro tappe, da ottobre 2015 a maggio 2016, di cui tre al Sud, nei territori che più necessitano di investimenti nel settore dei servizi idrici. Primo appuntamento, il 23 ottobre a Cosenza.

 

http://www.accadueo.com/home-page/1606.html#