Valutazione attuale: 4 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella inattiva
 

Continua il breve viaggio nel mondo antico per capire come le civiltà del passato si rapportavano con la risorsa acqua. In questa puntata vediamo l'importanza dell'acqua del fiume Nilo nell'Antico Egitto.

Lo storico greco Erodoto, vissuto nel V secolo a.C, definì l'Egitto " il dono del Nilo". Con questa espressione l'autore delle "Storie" intendeva marcare la straordinaria importanza rivestita da questo fiume nella vita e nella cultura del popolo egizio.  In primis il corso del Nilo svolgeva una fondamentale funzione economica, consentendo di rendere fertili terre aride e desertiche. Ogni anno, infatti, nel mese di luglio il fiume si gonfiava, oltrepassava il letto e travolgeva i territori limitrofi; le acque si ritiravano in novembre, rientrando nell’alveo, e lasciavano sui campi uno strato di fango di colore scuro ed estremamente fertile (limo). Lungo la valle i contadini sfruttarono abilmente le piene, organizzando opere di bonifica a danno di paludi e acquitrini e pianificando ordinati sistemi di canalizzazione che consentivano di rendere produttive terre non investite dall’azione benefica delle inondazioni. I canali dedicati all’irrigazione erano utilizzati anche come vie di navigazione per raggiungere villaggi o località come templi o santuari. Il Nilo assicurava così la vita agli abitanti dell’Egitto, i quali consideravano una divinità (Hapi) il fenomeno che rendeva fertili i terreni e le rive e rivolgevano ad esso inni e preghiere. Il calendario si fondava sui cicli del Nilo: la prima stagione, che andava da luglio a novembre, era associata al periodo in cui le coltivazioni erano ancora sommerse, la seconda, che cominciava in novembre e terminava in marzo copriva l’arco di tempo nel quale le acque si ritiravano e lasciavano riemergere i terreni; la terza, infine, segnava la fase della stagione secca, nonché il tempo della raccolta. L’inizio del nuovo anno era sancito dalla prima ondata del fiume, in luglio, e il punto cardinale di riferimento per gli Egizi era rappresentato dal Sud, direzione da cui provenivano le piene. Il fiume Nilo permeava la vita dell’Antico Egitto garantendone la sopravvivenza e costituendo un solido connubio con esso e la sua presenza costituì la base per la nascita di una florida e antichissima civiltà.