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La città di Roma ospiterà dal 23 al 25 ottobre 2017 il "Meeting of the great rivers of the world", promosso dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare in collaborazione con Unece (United Nations Economic Commission for Europe), la rete internazionale delle organizzazioni di bacino (Inbo) e Aquamadre. Il presente e il futuro dell'acqua e le gravi conseguenze derivanti dai cambiamenti climatici costituiranno i temi di questo incontro a cui parteciperanno i rappresentanti dei maggiori bacini fluviali del mondo. Il meeting fornirà inoltre l'occasione per affrontare le questioni delle proposte di progetto e del finanziamento, oltre a costituire un importante momento di condivisione.

 http://www.minambiente.it/water-and-climate-summit

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In Italia gli acquedotti subiscono una perdita d'acqua pari a circa il 42%, riconducibile al fatto che gran parte delle condotte italiane sono ormai datate (il 36% presenta un'età compresa tra i 31 e i 50 anni, il 22% supera quest'ultimo limite). Alla luce di questo quadro sono stati approvati dai gestori circa 130 piani che prevedono investimenti per circa 2,2 miliardi l'anno, ma sono stimati interventi per 3,2 miliardi di euro l'anno. Questo il rapporto di Autorità energia in audizione alla Commissione Ambiente della Camera.

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Delibera 20 luglio 2017 545/2017/R/idr: Energia Verde Idrica S.p.A.


Approvazione dell’istanza di deroga temporale  dagli obblighi relativi all'orario di apertura degli sportelli provinciali avanzata, ai sensi dell'articolo 52 comma 5 del RQSII, dal Commissario Straordinario dell'Ato 2 Napoli Volturno, d'intesa con il gestore Energia Verde Idrica S.p.A. e le Associazioni dei consumatori territorialmente competenti.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/17/545-17.htm

 

 

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Delibera 13 luglio 2017 533/2017/R/idr: Acque Bresciane S.r.l.

Approvazione dell’istanza di deroga temporale  dagli obblighi relativi agli orari di apertura degli sportelli provinciali avanzata, ai sensi dell'articolo 52, comma 5 del RQSII, dall'Ufficio d'Ambito di Brescia, d'intesa con il gestore Acque Bresciane S.r.l. e le Associazioni dei consumatori territorialmente competenti.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/17/533-17.htm

 

 

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Delibera 28 giugno 2017 498/2017/R/idr: Tea Acque S.r.l e AqA Mantova S.r.l 

Approvazione dell’istanza di deroga temporale per un periodo di dodici mesi dall'applicazione delle prescrizioni in materia di misura d'utenza del SII avanzata, ai sensi dell'articolo 5 della deliberazione 218/2016/R/idr, dall'Ufficio d'Ambito della Provincia di Mantova, d'intesa con i gestori Tea Acque S.r.l. e AqA Mantova S.r.l
http://www.autorita.energia.it/it/docs/17/498-17.htm

 

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Delibera 8 giugno 2017 497/2017/R/idr: Consorzio per la Depurazione delle Acque di Scarico del Savonese S.p.A.

Approvazione dell’istanza di deroga dagli obblighi relativi agli orari di apertura degli sportelli provinciali avanzata, ai sensi dell'articolo 52, comma 5 del RQSII, dall'Ente di governo dell'Ato Centro Ovest 1, d'intesa con il gestore Consorzio per la Depurazione delle Acque di Scarico del Savonese S.p.A. e l'Associazione dei consumatori territorialmente competente.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/17/497-17.htm

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Dal 27 giugno 2017 è in vigore il “nuovo Madia”, ossia il d.lg. 17 giugno 2017, n. 100 (c.d. Correttivo), che ha sostanzialmente modificato il Decreto Madia (d.lg. n. 175/2016) in materia di società a partecipazione pubblica.

Viene così sanata la parziale illegittimità dichiarata dalla sentenza della Corte costituzionale n. 251/2016 della legge delega (l. n. 124/2015) nella parte in cui si limitava a prevedere il parere, anziché l’intesa, della Conferenza Unificata.

In sintesi con il Nuovo Madia:

- sono ammesse anche le partecipazioni pubbliche detenute nelle società aventi per oggetto sociale prevalente la produzione di energia da fonti rinnovabili.

- viene confermata la possibilità per le amministrazioni pubbliche di acquisire o mantenere partecipazioni in società che producono servizi economici di interesse generale a rete, anche fuori dall’ambito territoriale della collettività di riferimento, purché l’affidamento avvenga tramite procedure ad evidenza pubblica.

- vengono definite le caratteristiche del fatturato residuale rispetto alla quota dell’ottanta per cento che deve essere effettuato nello svolgimento dei compiti affidati dall’ente pubblico.

-  vi è la possibilità di prevedere di essere amministrate da un consiglio di amministrazione composto da tre o cinque membri.

- precisazioni in tema di ripiano delle perdite nelle società partecipate

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Delibera 1 luglio 2017 515/2017/R/idr: Acque di Caltanissetta S.p.a.

Approvazione dello schema regolatorio, recante le predisposizioni tariffarie per il periodo 2016-2019, proposto dal Consorzio Ambito Territoriale Ottimale Caltanissetta in liquidazione per il gestore Acque di Caltanissetta S.p.a.
http://www.autorita.energia.it/it/docs/17/515-17.htm

 

 

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Delibera 22 giugno 2017 469/2017/R/idr: Acquaenna S.c.p.a.

Approva lo specifico schema regolatorio per il periodo 2016-2019, proposto dal Consorzio ATO 5 Enna in liquidazione per il gestore Acquaenna S.c.p.a.
http://www.autorita.energia.it/it/docs/17/469-17.htm

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Il DCO 562 del 27 luglio 2017, illustra i primi orientamenti dell'Autorità in materia di regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato, descrivendo l'impostazione generale che l'Autorità intende adottare al fine di introdurre ulteriori misure per la tutela degli interessi dell'utenza e per incentivare adeguati livelli di performance. In particolare si propone la definizione di standard specifici, generali e di efficienza nell'erogazione del servizio, volti a sostenere il progressivo allineamento del sistema infrastrutturale nazionale ai parametri definiti in ambito europeo e nazionale, favorendo sull'intero territorio anche i necessari livelli di tutela della risorsa idrica e dell'ambiente.

I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all'Autorità le proprie osservazionientro il 21 settembre 2017.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/17/562-17.htm

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Gli antichi romani ebbero il merito straordinario di sfruttare efficacemente le conoscenze in loro possesso nell’ambito di architettura e ingegneria in favore dell’approvvigionamento idrico, dei sistemi di drenaggio urbano e dei complessi termali, elevandole a livelli altissimi. Per essi l’acqua era strettamente legata al benessere personale e collettivo, ed era considerata non solo come fondamentale per i bisogni primari, quindi come strumento necessario all’igiene quotidiana, a placare la sete e alla cucina, ma anche come una sincera fonte di diletto e di piacere, e in quest’ottica nacquero le terme. Furono in grado, dunque, di sviluppare opere idrauliche estremamente efficienti e variegate, ma contraddistinte, in ogni luogo dove esse sorsero, da un’austera maestosità. Agli antichi romani va inoltre riconosciuto il merito di aver assegnato una chiara definizione alla disciplina giuridica delle acque, sarà infatti la legislazione romana a chiarire e a collegare le esigenze della proprietà personale e dell’economia con i necessari usi collettivi del bene idrico.......

 

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L'Autorità con il DCO n. 470 del 22 giugno 2017 ha avviato una consultazione che illustra gli orientamenti generali dell'Autorità tesi alla definizione dei criteri e delle modalità operative per l'implementazione della disciplina relativa al bonus sociale idrico, a favore delle categorie di utenza in documentato stato di disagio economico sociale.
In particolare, nell’intento di introdurre regole uniformi per l’intero territorio nazionale, il documento:
• prevede che le utenze domestiche in situazione di disagio economico sociale aventi diritto al bonus siano quelle residenti con ISEE fino a 8.107,50 euro, ovvero con ISEE non superiore a 20.000 euro nel caso di famiglie con più di tre figli a carico (in attuazione delle disposizioni legislative che impongono coerenza con gli altri settori regolati dall’AEEGSI);
 • ipotizza che l’ammontare del bonus sia calcolato da ogni gestore: o in funzione della numerosità familiare (in misura pro capite, ossia tenendo conto del numero effettivo di persone che compongono il nucleo familiare); o applicando alla “quantità essenziale di acqua necessaria al soddisfacimento dei bisogni da tutelare” (individuata a livello nazionale in 18,15 mc abitante/anno, corrispondenti ai 50 litri/abitante/giorno stabiliti dal legislatore) la “tariffa agevolata”, applicata dal medesimo gestore alle restanti utenze domestiche residenti che verrà determinata anche sulla base degli esiti della consultazione relativa all’articolazione tariffaria. 
 • prevede che la copertura dell’onere derivante dal riconoscimento del bonus possa essere garantita implementando due meccanismi, eventualmente alternativi: uno operante su base nazionale mediante l’istituzione di una nuova componente tariffaria UI3 che alimenterà un apposito Conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) - espressa in centesimi di euro per metro cubo, applicata a tutte le utenze del servizio idrico integrato come maggiorazione ai corrispettivi di acquedotto, fognatura e depurazione; l’altro su base locale.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/17/470-17.htm

 

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Il settore dell’acqua continua ad essere di grande interesse industriale e soprattutto di grande importanza ambientale Sul tema dell’acqua molte cose sono avvenute sia a livello internazionale e nazionale sia a livello regionale; si tratta di un buon segnale che indica come stia crescendo la sensibilità generale su questo fondamentale tema. Proviamo a capire ed elencare cosa serve, ecco alcune questioni importanti: 

  • E’ di quest’ultimo periodo il frequente richiamo istituzionale e dell’opinione pubblica sull’emergenza idrica; è necessario avviare iniziative per ridurre i prelievi di acqua e  incentivarne il riutilizzo. Non si può essere sensibili al tema solo quando si è in crisi idrica. Tra poco ci occuperemo (senza decidere nulla) di innondazioni.
  • La situazione delle infrastrutture idriche e della gestione dell’acqua è fortemente critica; per tentare un superamento della cronica debolezza strutturale sono necessari ingenti investimenti; il problema principale non è valutare dove e come reperire queste risorse, ma individuare le priorità. Una preoccupante opinione diffusa è che ad oggi siano prevalenti interventi manutentivi straordinari e non la realizzazione di nuovi impianti e nuove reti. 
  • Un approccio moderno e sostenibile al problema della qualità deve fare riferimento alla qualità dei corpi recettori, sia in senso generale, sia in funzione della specificità degli usi; bisogna incentivare la riduzione degli sprechi, migliorare la manutenzione delle reti di adduzione e di distribuzione, ridurre le perdite, favorire il riciclo dell’acqua ed il riutilizzo delle acque reflue depurate. Serve un coinvolgimento reale dei cittadini e non lasciare solo ai gestori il problema.
  • Sensibilizzare gli utenti al risparmio nell'utilizzo dell'acqua per uso domestico, ma anche contenere e ridurre lo spreco di acqua - anche potabile - negli usi produttivi e irriguo, in particolare incoraggiare e sostenere "anche con incentivi economici" specifiche ricerche e studi per migliorare l'utilizzo dell'acqua nei processi produttivi.
  • Sviluppo di una cultura economica dei servizi pubblici ambientali, maggiore attenzione sia a livello di costi che soprattutto di prezzi e dunque di tariffe; percorso di civiltà, ma anche necessario sviluppo di una cultura economica dei servizi pubblici locali. Grandi risultati ha portato il grande lavoro di AEEG ; bisogna proseguire con grande determinazione.
  • Regolazione Non vi è dubbio che le scelte del regolatore siano state dettate dalla volontà di perseguire obiettivi di efficienza e di efficacia nell'erogazione del servizio idrico, promuovendo la ricerca di dimensioni industriali e finanziarie delle gestioni adeguate, al fine di garantire un servizio di qualità. Il tema dell’efficienza è stato nuovamente rispolverato nell’ambito dei lavori sul MTI-2: in questo caso la dimensione del limite all’incremento tariffario ammissibile, in assenza di istruttoria AEEGSI, dipende dal superamento o meno di una soglia di costo operativo. Nel nuovo periodo regolatorio 2016-19 AEEGSI ha optato per l’introduzione di un meccanismo di efficientamento che lega l’incremento massimo della tariffa (il cosiddetto theta) al livello dei costi operativi pro capite (o oltre che al rapporto tra investimenti programmati e RAB)
  • Il “giusto prezzo”, dell’acqua è un importante incentivo per incoraggiare un utilizzo sostenibile dell’acqua stessa (una accurata politica tariffaria regola infatti i consumi e soprattutto da il giusto valore al bene); nello stesso tempo bisogna trovare forme di incentivazione anche per il gestore che favorisce la riduzione dei consumi (che altrimenti trova nel solo consumo dell’acqua il suo interesse)
  • Incentivare e remunerare la qualità esplicita ed implicita – con idonei strumenti tariffari - e nel contempo penalizzare ritardi e disservizi (le carte dei servizi sono uno strumento contrattuale di regolazione e non servire come documento d’immagine). Gli incrementi tariffari non devono essere solo collegati alla copertura dei costi del servizio ma anche a parametri di qualità.

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AEEGSI ha avviato un procedimento sanzionatorio, nei confronti del Comune di Boissano, per l’accertamento delle violazioni della regolazione tariffaria del SII e per l’adozione di provvedimenti sanzionatori e prescrittivi, ai sensi dell’articolo 2, comma 20, lett. c) e d) della legge 481/95, chiedendo al Comune di Boissano e a Ponente Acque S.c.p.a., ai sensi dell’articolo 10 dell’Allegato A alla deliberazione 243/2012/E/com, di inviare all'Autorità, entro 60 giorni dalla comunicazione della determinazione,  informazioni e documenti idonei a dimostrare l’adempimento alle prescrizioni di cui alla deliberazione 489/2013/R/idr (determinazione d'Ufficio di theta 0,9) nonché  alle prescrizioni in materia di fatturazione della componente tariffaria UI1, nei termini di cui in motivazione.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/13/489-13.htm

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La legge n. 481/1995, che ha istituito l’AEEGSI, ha attribuito all’Autorità, oltre all’autonomia organizzativa, contabile e amministrativa, anche la competenza a disciplinare i procedimenti sanzionatori rientranti nell’ambito della propria competenza.

Sotto quest’ultimo profilo, la Legge n. 481/1995 è stata paragonata dalla giurisprudenza ad una norma in bianco, considerato che la stessa si limita in effetti a rinviare al potere regolamentare dell’AEEGSI il dettaglio della disciplina sanzionatoria.

Il procedimento sanzionatorio è oggi contenuto in un regolamento che l’Autorità ha adottato con la deliberazione n. 243 del 14 giugno 2012 (nel seguito il “Regolamento”).

E’ stato comunque necessario un ulteriore intervento da parte dell’AEEGSI, tra l’altro recente, per dare maggiore certezza ai termini del procedimento sanzionatorio.

 

 

https://gallery.mailchimp.com/1191a00c06af954df348f973b/files/9849acf1-9d9a-4160-b2ee-23395d8a4b84/Contributo_Avv_Cavarra_procedimento_sanzionatorio_AEEGSI.pdf