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La presenza di virus patogeni umani nel ciclo idrico integrato desta molte preoccupazioni relative agli impatti sulla salute umana. Le misure di emergenza e contenimento adottate durante la pandemia provocata dal SARS-CoV-2, oltre a ripercussioni sul tessuto economico, sociale ed ambientale hanno comportato conseguenze sulle modalità di consumo della risorsa “acqua” evidenziandone l’importanza di una gestione razionale. Il presente lavoro ha lo scopo di fornire un quadro il più possibile aggiornato relativo alle attuali conoscenze sulla presenza e persistenza del SARS-CoV-2 nelle acque reflue, nei fanghi di depurazione nonché nei corpi idrici e le possibili implicazioni per i servizi idrici in termini di trasmissione fecale. Vengono discussi gli impatti in termini di consumi di acqua e qualità degli scarichi prodotti e infine, delineata una “roadmap” per una corretta gestione del servizio idrico integrato durante le pandemie, che riguarda la sicurezza dell’approvvigionamento delle acque potabili, la gestione delle acque reflue e dei fanghi nonché le potenzialità dell’epidemiologia basata sulle acque reflue quale strumento di monitoraggio e di rapido allarme al fine di individuare focolai di malattie infettive.

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