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Notizie Settembre 2013 (newsletter n. 4)

 

Regioni e Comuni nella gestione del Servizio Idrico Integrato: Sentenza n. 228/2013 della Corte Costituzionale

Sul sito del Gruppo 183 (Associazione ONLUS per la difesa del suolo e delle risorse idriche) è stata pubblicata una nota esplicativa dell’avvocato Francesco Lettera dal titolo “Il servizio Idrico Integrato, regioni e comuni dopo la soppressione degli Ambiti Territoriali Ottimali e la recente sentenza della corte costituzionale”. La sentenza n. 228/2013 della Consulta chiarisce che sarebbe in contrasto con il quadro costituzionale una legge regionale che affidasse direttamente la gestione del SII ad  un’azienda, anche se pubblica, poiché in tal modo invaderebbe le competenze amministrative del soggetto successore dell’AATO, il quale viene privato ex lege della propria competenza a deliberare sulle forme di gestione del SII e quindi non  potrà aggiudicare la gestione del servizio al soggetto affidatario. Pertanto, viene ancora una  volta confermato dalla Corte che il quadro normativo comunitario e statale non  consente che la legge regionale individui direttamente il soggetto affidatario della  gestione del SII, stabilendo i requisiti generali dei soggetti affidatari di tale gestione, “così determinando, indirettamente, anche le forme di gestione”.

http://www.gruppo183.org/scheda.asp?idprod=1259&idpadrerif=28

 

OCSE: affrontare subito il rischio idrico, tardare è pericoloso e costoso

I governi devono affrontare al più presto i rischi per la gestione delle acque e delle reti di acqua potabile legati ai cambiamenti climatici, perché tardare sarebbe pericoloso e molto costoso. E' l'allarme lanciato dall'Ocse, che in due nuovi rapporti stila una lista di consigli su come affrontare la questione dell'acqua in modo sostenibile e durevole nel medio termine. In particolare l’Ocse indica un processo di revisione che passi attraverso tre fasi: conoscere il rischio idrico, in materia di disastri naturali e di accesso all’acqua potabile; prendere di mira il rischio, considerando il rapporto costi-benefici di ogni intervento, sul territorio o normativo; e infine gestire il rischio, per ridurre pericoli attraverso strumenti politici, economici e infrastrutture 'verdi'.

http://www.oecd.org/development/water-governments-must-deal-with-rising-risks.htm

L’ATO Provincia di Milano affida il servizio idrico al Gruppo CAP per 20 anni.

A larga maggioranza, il Consiglio Provinciale di Milano ha approvato (25 luglio 2013) la convenzione che affida per 20 anni, fino al 2033, la gestione del Servizio Idrico Integrato al Gruppo CAP, secondo il modello in house providing. Sostanzialmente la Provincia ha preso atto dell’avvenuto completamento dell’iter di fusione per incorporazione dei soggetti giuridici IANOMI, TAM e TASM in CAP Holding e della conseguente nascita del Gruppo CAP, che vede CAP Holding come capogruppo e Amiacque come società operativa.

http://www.capholding.it/Areastampa/News/tabid/68/ctl/view/ItemID/399/mID/591/language/it-IT/Default.aspx

 

La regione Umbria presenta “www.lacquachebevo.it”, un sito web per conoscere la qualità dell’acqua

L’ACQUACHEBEVO è un sito promosso dalla Regione Umbria e realizzato dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in collaborazione con le Aziende Sanitarie umbre e i Gestori dei servizi idrici. L’obiettivo è di fornire ai cittadini uno strumento di conoscenza completo, puntuale e facile da consultare, e di promuovere un consumo consapevole dell’acqua che sgorga dai rubinetti. Consente di accedere, anche attraverso un sistema di ricerca cartografica, a dati e informazioni sulla qualità delle acque che arrivano nelle abitazioni dell’Umbria, sulla loro provenienza, sull’organizzazione e i risultati dei controlli analitici, sulle caratteristiche dei principali parametri e il loro trend nel tempo.

http://www.lacquachebevo.it/

 

Campania: riordino del servizio idrico integrato

E’ stato pubblicato sul BURC n. 48 del 2 settembre 2013 il disegno di legge della Regione Campania di “Riordino del sistema idrico integrato”. La norma che è in attesa di essere discussa in commissione e successivamente in Consiglio contiene le seguenti novità: il territorio viene diviso in 3 ATO rispetto ai 4 attuali, nasce l’Agenzia regionale campana per le acque (ARCA) e l’introduzione del gestore “coordinatore” in ogni ATO.

http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/publicContent/home/index.iface