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Il 26 novembre 2020 si è svolto, in modalità telematica, il Convegno “La gestione dei fanghi: da problema a risorsa?”, organizzato dal Gruppo di Lavoro Gestione Impianti di Depurazione, attivo presso l’Università degli Studi di Brescia, e dal Gruppo di Lavoro Gestione Impianti Trattamento Acque in Sicilia, attivo presso l’Università degli Studi di Palermo, con il patrocinio della CROIL (Consulta Regionale Ordini Ingegneri Lombardia) e degli Ordini degli Ingegneri delle Province di Brescia e Palermo. Il Convegno è stato seguito da oltre 950 partecipanti, a testimonianza dell’interesse e attualità delle tematiche trattate. Dopo i saluti introduttivi del Magnifico Rettore dell’Università di Brescia, prof. Maurizio Tira, del Direttore Vicario del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, prof.ssa Antonella Pirrotta, e dei Presidenti degli Ordini degli Ingegneri delle province di Brescia (Ing. Carlo Fusari) e Palermo (Prof. Ing. Vincenzo Di Dio), si è aperta la prima sessione, coordinata dal Prof. Carlo Collivignarelli (Università di Brescia) e dall’Ing. Gaetano Grifasi (ATI Palermo). Il prof. Collivignarelli ha ripercorso le attività del GdL Gestione impianti di depurazione, da lui coordinato, dal 1998 ad oggi, con riferimento ai fanghi, evidenziando le questioni risolte e quelle ancora aperte, in particolar modo sui temi della funzionalità degli impianti di depurazione e della pianificazione della gestione dei fanghi a livello di bacino. Il prof. Gaspare Viviani (Università di Palermo) ha presentato un quadro a scala europea, nazionale e regionale, in termini di produzione trattamento, recupero e smaltimento dei fanghi in Italia. Il Dott. Marco Volante (ARPA Lombardia) ha illustrato le criticità ancora esistenti relativamente alla determinazione analitica di alcuni parametri (es. idrocarburi e cromo), anche con riferimento a parametri non ancora oggetto di normativa (es. microplastiche). Il prof. Michele Torregrossa (Università di Palermo) ha descritto le innovazioni tecnologiche oggi disponibili per migliorare prestazioni di processo ed energetiche delle unità di trattamento fanghi che usualmente si trovano negli impianti di depurazione. L’ing. Santo Fabio Corsino (Università di Palermo) ha passato in rassegna i vari processi e tecnologie oggi già disponibili o ancora in fase di studio, che possono essere adottati con lo scopo di ridurre la produzione dei fanghi di depurazione. Il prof. Roberto Canziani (Politecnico di Milano) ha esaminato criticamente le tecniche di recupero di risorse materiali ed energia dai fanghi e, più in generale, dagli impianti di depurazione, anche in questo caso distinguendo tra i sistemi che possono essere considerati già consolidati e quelli ancora in fase di ricerca. La prof. Maria Cristina Collivignarelli (Università di Pavia) e l’ing. Alessandro Abbà (Università di Brescia) hanno illustrato una promettente tecnica per la riduzione dei fanghi mediante processo biologico termofilo a membrane (TAMR), con applicazioni a scala reale. Il prof. Giorgio Bertanza (Università di Brescia) ha enucleato i fattori e le implicazioni da considerare quando si intervenga su un impianto esistente per migliorarne le prestazioni in termini di recupero di risorse, presentando una procedura di valutazione multicriteriale applicabile in fase di processo decisionale. La seconda sessione del convegno, coordinata dal prof. Gaspare Viviani e dall’ing. Luciano Franchini (Ente di Governo dell’ATO Veronese) ha visto una rassegna di esperienze di gestori del servizio idrico integrato con interventi di ing. Barbara Marianna Crotti (Gruppo ASMortara spa), ing. Andrea Lanuzza (Gruppo CAP), ing. Mauro Olivieri (Acque Bresciane srl), ing. Angelo Siragusa (AMAP spa), ing. Andrea Gallè (Caltaqua spa), ing. Arco Morello (Sidra spa). Ogni gestore ha evidenziato progetti di sviluppo e criticità, spesso legate a specificità dell’area territoriale di appartenenza, lasciando intravedere prospettive molto interessanti nel settore. In fase di conclusione, i coordinatori del convegno proff. Bertanza e Viviani rilevano che, nonostante il tema sia molto complesso e si sia in attesa di sviluppi normativi (invero previsti a breve), sul piano tecnico-gestionale si sono avute importanti novità, molti soggetti sono coinvolti, a vario titolo, sia in ambito pubblico sia in ambito privato e possono essere vantati diversi casi di eccellenza. Ciò rappresenta un’ottima prospettiva e fa intravedere per il futuro sviluppi interessanti. Il prof. Collivignarelli, nel saluto conclusivo, sottolinea il ruolo chiave della pianificazione. Le slide presentate dai relatori sono scaricabili dai seguenti siti: http://gdl-gringsan.unibs.it/ https://www.facebook.com/groups/1156415924492298 https://www.linkedin.com/groups/12127527/