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Il settore dell’acqua continua ad essere di grande interesse industriale e soprattutto di grande importanza ambientale Sul tema dell’acqua molte cose sono avvenute sia a livello internazionale e nazionale sia a livello regionale; si tratta di un buon segnale che indica come stia crescendo la sensibilità generale su questo fondamentale tema. Proviamo a capire ed elencare cosa serve, ecco alcune questioni importanti: 

  • E’ di quest’ultimo periodo il frequente richiamo istituzionale e dell’opinione pubblica sull’emergenza idrica; è necessario avviare iniziative per ridurre i prelievi di acqua e  incentivarne il riutilizzo. Non si può essere sensibili al tema solo quando si è in crisi idrica. Tra poco ci occuperemo (senza decidere nulla) di innondazioni.
  • La situazione delle infrastrutture idriche e della gestione dell’acqua è fortemente critica; per tentare un superamento della cronica debolezza strutturale sono necessari ingenti investimenti; il problema principale non è valutare dove e come reperire queste risorse, ma individuare le priorità. Una preoccupante opinione diffusa è che ad oggi siano prevalenti interventi manutentivi straordinari e non la realizzazione di nuovi impianti e nuove reti. 
  • Un approccio moderno e sostenibile al problema della qualità deve fare riferimento alla qualità dei corpi recettori, sia in senso generale, sia in funzione della specificità degli usi; bisogna incentivare la riduzione degli sprechi, migliorare la manutenzione delle reti di adduzione e di distribuzione, ridurre le perdite, favorire il riciclo dell’acqua ed il riutilizzo delle acque reflue depurate. Serve un coinvolgimento reale dei cittadini e non lasciare solo ai gestori il problema.
  • Sensibilizzare gli utenti al risparmio nell'utilizzo dell'acqua per uso domestico, ma anche contenere e ridurre lo spreco di acqua - anche potabile - negli usi produttivi e irriguo, in particolare incoraggiare e sostenere "anche con incentivi economici" specifiche ricerche e studi per migliorare l'utilizzo dell'acqua nei processi produttivi.
  • Sviluppo di una cultura economica dei servizi pubblici ambientali, maggiore attenzione sia a livello di costi che soprattutto di prezzi e dunque di tariffe; percorso di civiltà, ma anche necessario sviluppo di una cultura economica dei servizi pubblici locali. Grandi risultati ha portato il grande lavoro di AEEG ; bisogna proseguire con grande determinazione.
  • Regolazione Non vi è dubbio che le scelte del regolatore siano state dettate dalla volontà di perseguire obiettivi di efficienza e di efficacia nell'erogazione del servizio idrico, promuovendo la ricerca di dimensioni industriali e finanziarie delle gestioni adeguate, al fine di garantire un servizio di qualità. Il tema dell’efficienza è stato nuovamente rispolverato nell’ambito dei lavori sul MTI-2: in questo caso la dimensione del limite all’incremento tariffario ammissibile, in assenza di istruttoria AEEGSI, dipende dal superamento o meno di una soglia di costo operativo. Nel nuovo periodo regolatorio 2016-19 AEEGSI ha optato per l’introduzione di un meccanismo di efficientamento che lega l’incremento massimo della tariffa (il cosiddetto theta) al livello dei costi operativi pro capite (o oltre che al rapporto tra investimenti programmati e RAB)
  • Il “giusto prezzo”, dell’acqua è un importante incentivo per incoraggiare un utilizzo sostenibile dell’acqua stessa (una accurata politica tariffaria regola infatti i consumi e soprattutto da il giusto valore al bene); nello stesso tempo bisogna trovare forme di incentivazione anche per il gestore che favorisce la riduzione dei consumi (che altrimenti trova nel solo consumo dell’acqua il suo interesse)
  • Incentivare e remunerare la qualità esplicita ed implicita – con idonei strumenti tariffari - e nel contempo penalizzare ritardi e disservizi (le carte dei servizi sono uno strumento contrattuale di regolazione e non servire come documento d’immagine). Gli incrementi tariffari non devono essere solo collegati alla copertura dei costi del servizio ma anche a parametri di qualità.