Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 5 giugno 2020 è stato pubblicato il Regolamentodel Parlamento europeo e del Consiglio n.2020/741del 25 maggio 2020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua. Si tratta di un atto normativo che definisce per la prima volta a livello europeo i requisiti minimi per l'utilizzo delle acque cd.di recupero, ovvero le acque reflue urbane che sono state trattate e poi affinate, per scopi agricoli, in modo sicuro, proteggendo la salute e l'ambiente. Il riutilizzo rappresenta una misura ambientale che ha lo scopo fondamentale di diminuire il prelievo di acqua dai corpi idrici per tutelarne lo stato quali-quantitativo e preservare le acque di elevata qualità per gli usi prioritari (per primo l’uso potabile) in una logica di economia circolare. Le misure adottate a livello europeo entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e si applicheranno tre anni dopo l’entrata in vigore. L’Italia è uno dei 7 Paesi dell’Unione (oltre a Spagna, Portogallo, Francia, Grecia, Malta e Cipro) che già pratica il riutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate. L’attuale disciplina nazionale è contenuta nel decreto del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio n.185 del 12 giugno 2003 “Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue”, emanato di concerto con i Ministri delle Politiche Agricole e Forestali, delle Attività Produttive e della Salute https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2003/07/23/003G0210/sg. Ciò premesso va evidenziato comel’Italia abbia ritenuto, comunque, molto importante l’adozione a livello europeo di un regolamento per applicare sul territorio dell’Unione approcci uniformi al riutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate a tutela della salute pubblica e per l’applicazione di un indirizzo coordinato e trasparente alla circolazione dei prodotti alimentari coltivati con acque recuperate. Alla luce di quanto sopra l’Italia ha partecipato attivamente ai lavori relativi all’iter legislativo del Regolamento comunitario e, una volta che lo stesso sarà entrato in vigore, sarà avviata la procedura per l’armonizzazione con la disciplina nazionale. Su tale argomento, di recente è stato pubblicato sulla Rivista Giuridica dell'Ambiente un interessante approfondimento a cura di Elena Capone: http://rgaonline.it/article/regolamento-ue-2020-741-recante-prescrizioni-minime-per-il-riutilizzodellacqua-a-fini-irrigui-in-agricoltura/